Laodice, e Arasse.ARASSEDi te german [sic!]in tracciasollecito io ne Vengo, il Rè sdegnatovuol Medarse sul Trono.Tù dell'ingiusto Padresvolgi se puoi lo sdegno,ed in Siroe un eroe conserva al Regno.LAODICESiroe un'eroe! t'inganni: hà un alma in senostoltamente feroce, un Cor superboche solo è di se stessoinsano ammirator ch'altri non Cura,e che tutto in tributoil Mondo al suo valor Crede dovuto.ARASSEChe insolita favella! e credi...LAODICEE credonecessaria per noi la sua rovina.La caduta è vicina,non t'opporre alla sorte.ARASSEE chi mai fececosì cangiar Laodice?LAODICEPenetrar quest'Arcano à te non lice.ARASSECondannerà Ciascunoil tuo genio volubile, e leggiero.LAODICECostanza è spesso il Variar pensiero. |
Arasse e detta.ARASSEDi te, Germana, in tracciasollecito io ne vengo.LAODICEEd opportunogiungi per me.ARASSEAscolta.Cosroe di sdegno accesovuol Medarse sul trono: il cenno è datodel solenne apparato: il popol freme,mormorano le squadre.Tu dell'ingiusto Padresvolgi, se puoi, lo sdegno,ed in Siroe un Eroe conserva al regno.LAODICESiroe un Eroe? T'inganni: haun'alma in senostoltamente feroce, un cor superbo,che solo è di se stessoinsano ammirator, ch'altri non cura,e che tutto in tributoil mondo al suo valor crede dovuto.ARASSEChe insolita favella! E credi...LAODICEE credonecessaria per noi la sua rovina.La caduta è vicina,non t'opporre alla sorte.ARASSEE chi mai fececosì cangiar Laodice?LAODICEPenetrar questo arcano a te non lice.ARASSECondannerà ciascunoil tuo genio volubile e leggiero.LAODICECostanza è spesso il variar pensiero. |